Che natale strano quest'anno. I miei ricordi di Natale da bambino in una provincia italiana bigotta, semplice, piccolo borghese riaffiorano nelle nebbie di una crisi economica e morale senza precedenti nel nostro paese.Ricordi di domeniche a piedi ed austerita' , ricordi di noi ragazzini non acora adolescenti che prendevamo tutto con il sorriso della benedetta incoscienza dei bambini , per i quali ogni cosa è un gioco.Certo neanche gli adulti sentivano tutta questa preoccupazione durante la crisi del 1973-75:si la crisi mordeva ma mordeva in un Paese che precedentemente era cresciuto tanto, non c'era la globalizzazione, non c'era il "corpo estraneo" degli immigrati, l'economia rallentava ma non c'erano i mezzi di comunicazione ad amplificare la portata delle notizie.
Poi all'improvviso ci dissero che era finita e ci dispiacque quasi anche un po, ormai eravamo abituati a quelle domeniche anomale, senza auto, con le carrozzelle tirate dai cavalli, le bici, i monopattini , i pattini a 4 rotelle. Noi organizzavamo addirittura delle gare di velocita' con dei trabiccoli che costruivamo per mesi e che chiamavamo carrozzette. che altro non erano che dei pianali in legno che venivano trasportati su ruotine ricavate dai cuscinetti delle auto.Che tempi! Che fantasia! eh si tutto ci sarebbe mancato molto, sarebbero arrivati il terrorismo, la disco music..ma questa è un'altra storia.
Oggi cosa abbiamo davanti? tanta tanta ansia per il futuro, guardiamo un po piu' in la' e vediamo solo zone grigio nere , il mondo che conoscevamo, che avevamo faticosamente costruito ci si sta sgretolando tra le mani e non possiamo fare nulla per fermare questo processo di involuzione che oramai sembra irreversibile. Ci sentiamo soli, abbandonati, disperati e tutto questo ha causato un cambiamento del nostro carattere nazionale.Dove sono finiti gli italiani sempre allegri, tolleranti, disponibili, cialtroni, macchiette , grandi narratori di storie e di barzellette nelle lunghe sere di inverno al bar con gli amici? Dove sono finite le nostre famiglie solidali, dove se avevi un problema potevi sempre trovare qualcuno con il quale parlare e che ti avrebbe dato, se non una soluzione, almeno una parola di conforto . Il passato ha fatto posto ad una realta' popolata da risse per futili motivi, pirati della strada, sfruttamento della prostituzione, clandestini che imperversano nelle strade delle nostre citta', famiglie che si sciolgono per un nonnulla (ammessi che si formino affatto..) , una crisi economica che ci toglie ogni sicurezza .
La situazione non è bella, ma sforziamoci di sperare in un futuro diverso
Buon Natale
Italia in bianco e nero
domenica 25 dicembre 2011
Natale ed austerita'
Etichette:
: anni 70,
anni 80,
anni 90,
austerity,
Avati,
come eravamo,
come siamo,
dittatura fiscale,
immigrazione,
Italia,
Natale,
passato e presente,
speranza,
Stupri
mercoledì 14 dicembre 2011
Iniziano i disordini razziali
Campi Rom dati alle fiamme, un uomo spara a dei senegalesi e poi si uccide. Ma che vi aspettavate nell'Italia di oggi? che non succedesse? credete ancora alla favola degli italiani brava gente? la realta' è che siamo una razza disordinata , anche nella nostra genetica, eredita' di tutte le razze che sono passate sul suolo italiano nei secoli, e quindi quando meno te lo aspetti reagiamo. Ma vi sembra davvero sorprendente che il tessuto piu' profondo della nostra societa' ormai vede questa immigrazione selvaggia, violenta, fuori dalle regole, con tradizioni religiose e culturali profondamente diverse dalle nostre, come una minaccia? Ma vi illudevate davvero che bastava dire " ma si siamo tutti fratelli!" per cancellare cio' che di piu' profondo ci divide? Io non mi meraviglio affatto e mi sembra strano che non sia successo prima e sospetto che non sara' l'ultimo episodio di questo genere. I popoli sono vissuti e cresciuti separatamente per secoli e secoli sviluppando una propria identita' , talvolta confliggendo con delle guerre , mischiandosi ma mai in maniera massiva. Viviamo adesso un periodo storico unico nel quale masse di diseredati , senza regole e senza speranza si muovono da una parte del mondo all'altra ed il risultato lo vediamo: confusione generale.Se in un palazzo ho un vicino fastidioso ,cerco di sopportarlo per quieto vivere, ma se i vicini fastidiosi, che non rispettano la quiete generale, che non buttano la spazzatura nei luoghi preposti, che cercano di imporre le loro regole, diventano 4, 5 , 6 e poi sempre di piu'allora una reazione di difesa del proprio spazio vitale avviene ineluttabilmente e certe volte prende forme violente come quelle che stiamo vedendo.Quando qualcuno si decidera' finalmente ad affrontare a livello europeo questo enporme problema che sta logorando e sfilacciando le nostre societa'??
lunedì 12 dicembre 2011
mi spiego meglio
Ho visto, per la verita' senza molto interesse, che un po di persone hanno letto il mio post ma non hanno commentato. il mio intento era invece quello di farvi scrivere e pensare.difficile pensare oggi eh? ci siamo ficcati in un vicolo cieco e non ne usciamo piu', Allora era proprio quello che pensavo quando ho iniziato questo schifo di blog (che sta parola blog mi sta molto sui coglioni, ha un suono brutto, sinistro). Adesso siamo arrivati al regime tributario, ma non era meglio forse quello televisivo..? la butto giu' cosi come mi viene..ma forse era meglio un grande fratello catodico che uno bancario..oh no..?tra salme di M Bongiorno che si ritrovano e ragazzine sceme che denunciano stupri di stranieri che non esistono, e fanno domenticare i troppi stupri veri che quella gente fa, l'Italia di oggi mi sembra una vasca da bagno piena d'acqua dove se immergi la testa tutto ha un rumore sordo..cupo,,e allora ti butti sui film di Pupi Avati per immaginare come era bello un passato che non hai mai vissuto, che appartiene all'infanzia dei tuoi genitori , ma che comunque si riverbera su di te con certi profumi e certi ricordi dei tuoi nonni che erano ancora vivi. Ti va di uscire e farti una passeggiata fuori dalla massa, dalla gente, dal mondo e ti trovi prigioniero della tua stanza.Sicuramente meglio la tua piccola stanza di tutto il brutto che c'e' fuori, di un mondo che non ti piace, che ti far star male e sognare i films di Pupi Avati...
domenica 4 dicembre 2011
Intro
Salve a tutti o forse a nessuno.
Ho deciso di creare questo blog , ed e' il mio primo blog, in una strananente mite notte d'inverno in un Paese che non è il mio , proprio per parlare del mio Paese.
Non so bene come usare un blog, forse lo imparero' forse no.Mi seguirete in molti, non mi seguira' nessuno? francamente non è cosi importante, non mi è mai piaciuto , come dicono gli inglesi " to go public" e forse l'anonimato di questo mezzo, mi aiutera' a superare la mia innata riservatezza, o forse il mio pudore.
Percheè questo titolo?
Le ragioni sono diverse e vanno da quello che eravamo e che ci piaceva o meno , a quello che siamo e che non ci piace affatto.Da come è cambiato il nostro Paese a come cambiera' ancora, Da quello che vogliamo ricordare di come eravamo a quello a cui non vorremmo pensare di come siamo adesso.
Vorrei premettere che io in quanto a "politically correct" sono proprio zero, quindi tutti coloro che visiteranno questa pagina dovrebbero essere ben consapevoli del fatto che potrbbero trovarci contenuti ed idee che magari stridono con il generale senso comune che porta oggi tutti ad uniformarsi sulle stesse opinioni, salvo poi a negarle quando sono in privato e nessuno li ascolta.
Che volete farci,,ipocrisie odierne, molto peggio del perbenismo di una volta.
L'Italia in bianco e nero era quella della prima Repubblica, era quella delle cose fatte in casa, della mafia , del terrorismo, del primo uomo sulla luna, del carosello, dell'Italia senza immigrati. delle domeniche a piedi, del fidanzamento in casa, del salotto buono, di Topolino, dell'Italia del nord e di quella del sud, della spesa nei mercati rionali, dei democristiani dei fascisti e dei comunisti, delle spiagge con le piste per le biglie. del bagno la domenica mattina, dei nonni non divorziati, della domenica allo stadio.
L'Italia a colori è quella della grande crisi, dell'iphone indispensabile, di immigrati clandestini ad ogni angolo di strada, dei pirati della strada, dell'insicurezza del futuro, del governo d'emergenza, dei bambini senza innocenza, dei nonni senza nipoti, delle scuole senza identita', delle strade senza controlli, delle rapine in villa, delle famiglie senza un padre od una madre soli, dei preti molestatori, dei turisti che scappano da Napoli, da Napoli che non riesce a scappare da se stessa, dei giovani che se ne vanno via e non tornano quasi mai.
La mia è stata solo un'introduzione ed un tentativo di spiegare quello che era il mio intento quando in quella famosa mite sera d'inverno, mi è venuta quest'idea del blog.
Vorrei solo cercare di capire come, perche' e quando siamo arrivati dove siamo adesso e se davvero ne è valsa la pena.
Vorrei che tutti senza distinzione di sesso o di eta' partecipassero senza pregiudizi e senza preclusioni ad una discussione che vuole molto modestamente essere un guardarsi allo specchio delle diverse generazioni che si sono siccedute dal dopoguerra in poi per cercare di capire insieme perche'...
Grazie e che Dio sia con noi
Timechaser
N
Ho deciso di creare questo blog , ed e' il mio primo blog, in una strananente mite notte d'inverno in un Paese che non è il mio , proprio per parlare del mio Paese.
Non so bene come usare un blog, forse lo imparero' forse no.Mi seguirete in molti, non mi seguira' nessuno? francamente non è cosi importante, non mi è mai piaciuto , come dicono gli inglesi " to go public" e forse l'anonimato di questo mezzo, mi aiutera' a superare la mia innata riservatezza, o forse il mio pudore.
Percheè questo titolo?
Le ragioni sono diverse e vanno da quello che eravamo e che ci piaceva o meno , a quello che siamo e che non ci piace affatto.Da come è cambiato il nostro Paese a come cambiera' ancora, Da quello che vogliamo ricordare di come eravamo a quello a cui non vorremmo pensare di come siamo adesso.
Vorrei premettere che io in quanto a "politically correct" sono proprio zero, quindi tutti coloro che visiteranno questa pagina dovrebbero essere ben consapevoli del fatto che potrbbero trovarci contenuti ed idee che magari stridono con il generale senso comune che porta oggi tutti ad uniformarsi sulle stesse opinioni, salvo poi a negarle quando sono in privato e nessuno li ascolta.
Che volete farci,,ipocrisie odierne, molto peggio del perbenismo di una volta.
L'Italia in bianco e nero era quella della prima Repubblica, era quella delle cose fatte in casa, della mafia , del terrorismo, del primo uomo sulla luna, del carosello, dell'Italia senza immigrati. delle domeniche a piedi, del fidanzamento in casa, del salotto buono, di Topolino, dell'Italia del nord e di quella del sud, della spesa nei mercati rionali, dei democristiani dei fascisti e dei comunisti, delle spiagge con le piste per le biglie. del bagno la domenica mattina, dei nonni non divorziati, della domenica allo stadio.
L'Italia a colori è quella della grande crisi, dell'iphone indispensabile, di immigrati clandestini ad ogni angolo di strada, dei pirati della strada, dell'insicurezza del futuro, del governo d'emergenza, dei bambini senza innocenza, dei nonni senza nipoti, delle scuole senza identita', delle strade senza controlli, delle rapine in villa, delle famiglie senza un padre od una madre soli, dei preti molestatori, dei turisti che scappano da Napoli, da Napoli che non riesce a scappare da se stessa, dei giovani che se ne vanno via e non tornano quasi mai.
La mia è stata solo un'introduzione ed un tentativo di spiegare quello che era il mio intento quando in quella famosa mite sera d'inverno, mi è venuta quest'idea del blog.
Vorrei solo cercare di capire come, perche' e quando siamo arrivati dove siamo adesso e se davvero ne è valsa la pena.
Vorrei che tutti senza distinzione di sesso o di eta' partecipassero senza pregiudizi e senza preclusioni ad una discussione che vuole molto modestamente essere un guardarsi allo specchio delle diverse generazioni che si sono siccedute dal dopoguerra in poi per cercare di capire insieme perche'...
Grazie e che Dio sia con noi
Timechaser
N
Iscriviti a:
Post (Atom)