Salve a tutti o forse a nessuno.
Ho deciso di creare questo blog , ed e' il mio primo blog, in una strananente mite notte d'inverno in un Paese che non è il mio , proprio per parlare del mio Paese.
Non so bene come usare un blog, forse lo imparero' forse no.Mi seguirete in molti, non mi seguira' nessuno? francamente non è cosi importante, non mi è mai piaciuto , come dicono gli inglesi " to go public" e forse l'anonimato di questo mezzo, mi aiutera' a superare la mia innata riservatezza, o forse il mio pudore.
Percheè questo titolo?
Le ragioni sono diverse e vanno da quello che eravamo e che ci piaceva o meno , a quello che siamo e che non ci piace affatto.Da come è cambiato il nostro Paese a come cambiera' ancora, Da quello che vogliamo ricordare di come eravamo a quello a cui non vorremmo pensare di come siamo adesso.
Vorrei premettere che io in quanto a "politically correct" sono proprio zero, quindi tutti coloro che visiteranno questa pagina dovrebbero essere ben consapevoli del fatto che potrbbero trovarci contenuti ed idee che magari stridono con il generale senso comune che porta oggi tutti ad uniformarsi sulle stesse opinioni, salvo poi a negarle quando sono in privato e nessuno li ascolta.
Che volete farci,,ipocrisie odierne, molto peggio del perbenismo di una volta.
L'Italia in bianco e nero era quella della prima Repubblica, era quella delle cose fatte in casa, della mafia , del terrorismo, del primo uomo sulla luna, del carosello, dell'Italia senza immigrati. delle domeniche a piedi, del fidanzamento in casa, del salotto buono, di Topolino, dell'Italia del nord e di quella del sud, della spesa nei mercati rionali, dei democristiani dei fascisti e dei comunisti, delle spiagge con le piste per le biglie. del bagno la domenica mattina, dei nonni non divorziati, della domenica allo stadio.
L'Italia a colori è quella della grande crisi, dell'iphone indispensabile, di immigrati clandestini ad ogni angolo di strada, dei pirati della strada, dell'insicurezza del futuro, del governo d'emergenza, dei bambini senza innocenza, dei nonni senza nipoti, delle scuole senza identita', delle strade senza controlli, delle rapine in villa, delle famiglie senza un padre od una madre soli, dei preti molestatori, dei turisti che scappano da Napoli, da Napoli che non riesce a scappare da se stessa, dei giovani che se ne vanno via e non tornano quasi mai.
La mia è stata solo un'introduzione ed un tentativo di spiegare quello che era il mio intento quando in quella famosa mite sera d'inverno, mi è venuta quest'idea del blog.
Vorrei solo cercare di capire come, perche' e quando siamo arrivati dove siamo adesso e se davvero ne è valsa la pena.
Vorrei che tutti senza distinzione di sesso o di eta' partecipassero senza pregiudizi e senza preclusioni ad una discussione che vuole molto modestamente essere un guardarsi allo specchio delle diverse generazioni che si sono siccedute dal dopoguerra in poi per cercare di capire insieme perche'...
Grazie e che Dio sia con noi
Timechaser
N
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